TRE
LIBRI CONTRO LA GUERRA
PRESENTATI AL FESTIVAL “FIRENZE LIBRO APERTO”
SABATO 29 SETTEMBRE
Ore 13:00
PRESENTATI AL FESTIVAL “FIRENZE LIBRO APERTO”
SABATO 29 SETTEMBRE
Ore 13:00
Progetto Apocalisse
di P. H. Jonhstone
presentato da
JEAN TOSCHI MARAZZANI VISCONTI e MANLIO DINUCCI
Zambon Editore (Stand C2)
DOMENICA 30 SETTEMBRE
Ore 16:00 / Sala Renzo e Lucia
Guerra nucleare - il giorno prima
di P. H. Jonhstone
presentato da
JEAN TOSCHI MARAZZANI VISCONTI e MANLIO DINUCCI
Zambon Editore (Stand C2)
DOMENICA 30 SETTEMBRE
Ore 16:00 / Sala Renzo e Lucia
Guerra nucleare - il giorno prima
e
Diario di guerra
Diario di guerra
presentati da
GIULIETTO CHIESA e l’autore MANLIO DINUCCI
GIULIETTO CHIESA e l’autore MANLIO DINUCCI
Zambon Editore / Asterios Editore (Stand C2)
PROIEZIONE DI UN BREVE VIDEO DI PANDORA TV SUL TEMA DELLE ARMI NUCLEARI
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NO ALLE
BOMBE NUCLEARI IN ITALIA
APPELLO DEL COMITATO NO GUERRA NO NATO
(V. RETRO)
APPELLO DEL COMITATO NO GUERRA NO NATO
(V. RETRO)
Sono in fase di sviluppo negli
Stati Uniti – documenta la U.S. Air Force – le bombe nucleari B61-12, destinate
a sostituire dal 2020 le attuali B61 installate dagli Usa in Italia e altri
paesi europei.
La B61-12 – documenta la Federazione degli scienziati americani (Fas) – è una nuova arma nucleare, con una potenza media pari a quella di quattro bombe di Hiroshima e la capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.
Le B61-12, che gli Usa si preparano a installare in Italia, sono armi che abbassano la soglia nucleare, ossia rendono più probabile il lancio di un attacco nucleare dal nostro paese e lo espongono quindi a una rappresaglia nucleare.
L’Italia, che fa parte del Gruppo di pianificazione nucleare della Nato, mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma – dimostra la Fas – anche piloti che vengono addestrati all’attacco nucleare con cacciabombardieri italiani sotto comando Usa.
L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, che all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».
L’Italia rifiuta allo stesso tempo di aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari che, nonostante sia stato votato alle Nazioni Unite da una maggioranza di 122 Stati, viene boicottato e ostacolato in tutti i modi dalla Nato di cui l’Italia fa parte insieme ad altri 28 Stati.
Chiediamo che l’Italia cessi di violare il Trattato di non-proliferazione e, attenendosi a quanto esso stabilisce, chieda agli Stati uniti di rimuovere immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinunciare a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.
Chiediamo che l’Italia aderisca contemporaneamente al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, votato alle Nazioni Unite a grande maggioranza, il quale impegna a non produrre né possedere armi nucleari, a non usarle né a minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o indirettamente, con l’obiettivo della loro totale eliminazione.
La B61-12 – documenta la Federazione degli scienziati americani (Fas) – è una nuova arma nucleare, con una potenza media pari a quella di quattro bombe di Hiroshima e la capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.
Le B61-12, che gli Usa si preparano a installare in Italia, sono armi che abbassano la soglia nucleare, ossia rendono più probabile il lancio di un attacco nucleare dal nostro paese e lo espongono quindi a una rappresaglia nucleare.
L’Italia, che fa parte del Gruppo di pianificazione nucleare della Nato, mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma – dimostra la Fas – anche piloti che vengono addestrati all’attacco nucleare con cacciabombardieri italiani sotto comando Usa.
L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, che all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».
L’Italia rifiuta allo stesso tempo di aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari che, nonostante sia stato votato alle Nazioni Unite da una maggioranza di 122 Stati, viene boicottato e ostacolato in tutti i modi dalla Nato di cui l’Italia fa parte insieme ad altri 28 Stati.
Chiediamo che l’Italia cessi di violare il Trattato di non-proliferazione e, attenendosi a quanto esso stabilisce, chieda agli Stati uniti di rimuovere immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinunciare a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.
Chiediamo che l’Italia aderisca contemporaneamente al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, votato alle Nazioni Unite a grande maggioranza, il quale impegna a non produrre né possedere armi nucleari, a non usarle né a minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o indirettamente, con l’obiettivo della loro totale eliminazione.
L’APPELLO PUO’ ESSERE FIRMATO ALLO STAND ZAMBON (C2)
ALL’INTERNO DEL FESTIVAL
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