RETE VOLTAIRE
La Casa Bianca e l’Unione Europea avevano pianificato di sequestrare il presidente della Repubblica Bolivariana, Nicolás Maduro, e il presidente dell’Assemblea Costituente, Diosdado Cabello, nonché di liquidare tutte le istituzioni costituzionali del Venezuela, eccezion fatta per le forze armate.
Il 26 marzo l’Attorney General, William Barr, ha emesso un avviso di ricerca dei presidenti Maduro e Cabello, accusati di traffico di droga, promettendo cospicue ricompense a chi avesse aiutato a tradurre i “criminali” davanti alla “giustizia” (ossia davanti ai tribunali USA) [1]. l’US Navy avrebbe dovuto sequestrare i due uomini e portarli negli USA, dove sarebbero stati messi in prigione. Diverse navi da guerra, tra cui un cacciatorpediniere, erano già pronte per dare manforte al SouthCom (comando degli Stati Uniti per il Sud America).
Il 31 marzo il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha pubblicato un documento intitolato Quadro di transizione democratica per il Venezuela [2]: una replica dell’operazione Giusta Causa, che nel 1989 permise a Washington di riprendersi Panama.
Inaspettatamente, il Pentagono si è energicamente opposto all’operazione, giudicandola inopportuna in tempo di pandemia.
Le relazioni tra Donald Trump e i suoi generali stanno volgendo al peggio. È pubblicamente risaputo che il NorthCom mira a mettere da parte il presidente per prendere il potere e gestire la pandemia [3].
Rispetto alla divisione del Paese tra Democratici e Repubblicani, i militari assumerebbero una posizione neutrale, una forza che agisce esclusivamente per proteggere gli statunitensi.
Un gruppo dell’intelligence militare sembrerebbe voler bloccare il progetto, minacciando di arrestare parecchi generali, con l’accusa di reati a carattere sessuale.
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