M1 Abrams tanks stand ready to be loaded onto American Roll-on Roll-Off Carrier's Endurance in Savannah, Ga., in February 2020 for Defender Europe 20. (Pfc. Carlos Cuebas Fantauzzi/Army)
Arriva l’esercito Usa “Difensore”
dell’Europa
Manlio Dinucci
Non
tutto in Europa è paralizzato dai lockdown anti-Covid: si è infatti messa in
moto la mastodontica esercitazione annuale dell’Esercito Usa, Defender-Europe, che
fino a giugno mobilita sul territorio europeo, e al di là di questo, decine di
migliaia di militari con migliaia di carrarmati e altri mezzi. La
Defender-Europe 21 non solo riprende il programma di quella del 2020,
ridimensionata a causa del Covid, ma lo amplifica.
Perché arriva dall’altra sponda dell’Atlantico il «Difensore
dell’Europa»? Lo hanno spiegato i 30 ministri degli Esteri della Nato (per l’Italia
Luigi Di Maio), riuniti fisicamente a Bruxelles il 23-24 marzo: «La Russia, col
suo comportamento aggressivo, mina e destabilizza i vicini, e tenta di
interferire nella regione balcanica». Scenario costruito con la tecnica del
capovolgimento della realtà: ad esempio accusando la Russia di tentare di
interferire nella regione balcanica, dove la Nato ha «interferito» nel 1999 sganciando
sulla Jugoslavia, con 1.100 aerei, 23.000 bombe e missili.
Di fronte al grido di aiuto degli alleati, arriva l’Esercito Usa a «difendere
l’Europa». La Defender-Europe 21, al comando dell’Esercito Usa in Europa e
Africa, mobilita 28.000 militari degli Stati uniti e di 25 alleati e partner della
Nato: essi condurranno operazioni in oltre 30 aree di addestramento in 12 paesi,
comprese esercitazioni a fuoco e missilistiche. Vi parteciperanno anche l’Aeronautica
e la Marina Usa.
In marzo è cominciato il trasferimento dagli Stati uniti in Europa di
migliaia di soldati e di 1.200 mezzi corazzati e altri equipaggiamenti pesanti.
Essi stanno arrivando in 13 aeroporti e 4 porti europei, compresi quelli
italiani. In aprile, da tre depositi preposizionati dell’Esercito Usa – in
Italia (probabilmente Camp Darby), Germania e Olanda – saranno trasferiti in
varie aree di addestramento in Europa oltre 1.000 equipaggiamenti pesanti, che saranno
trasportati con autocarri, treni e navi. In maggio, in 12 paesi, tra cui l’Italia,
si svolgeranno quattro grandi esercitazioni. In una di queste, oltre 5 mila
soldati di 11 paesi si spargeranno in tutta Europa per esercitazioni a fuoco.
Mentre ai cittadini italiani ed europei sarà ancora vietato spostarsi
liberamente, per ragioni di «sicurezza», tale divieto non varrà per le migliaia
di soldati che si sposteranno liberamente da un paese europeo all’altro.
Avranno il «passaporto Covid», fornito non dalla Ue ma dall’Esercito Usa, in
cui si garantisce che essi sono sottoposti a «strette misure di prevenzione e
mitigazione del Covid».
Gli Stati uniti non vengono solo a «difendere
l’Europa». La grande esercitazione – spiega nel suo comunicato l’Esercito Usa in
Europa e Africa – «dimostra la capacità degli Stati uniti di essere partner strategico
per la sicurezza nelle regioni dei Balcani e del Mar Nero, mentre sosteniamo le
nostre capacità nel Nord Europa, nel Caucaso, in Ucraina e Africa». Per questo
la Defender-Europe 21 «utilizza
le fondamentali rotte terrestri e marittime che collegano Europa, Asia e Africa».
Il generoso «Difensore» non dimentica l’Africa. In giugno, sempre nel
quadro della Defender-Europe 21, andrà a «difendere» Tunisia, Marocco e Senegal
con una vasta operazione militare dal Nord Africa all’Africa Occidentale, dal
Mediterraneo all’Atlantico. Essa sarà diretta dall’Esercito Usa attraverso la
Task Force dell’Europa Meridionale con quartier generale a Vicenza. Bisogna contrastare
– spiega il comunicato ufficiale – «la malefica attività in Nord Africa ed
Europa Meridionale e l’aggressione militare avversaria». Non specifica chi
siano i «malefici», ma è evidente il riferimento a Russia e Cina.
Il «Difensore dell’Europa» non è qui di passaggio. Partecipa alla
Defender-Europe 21 il V Corpo dello US Army che, dopo essere stato riattivato a
Fort Knox nel Kentuky, ha costituito il proprio quartier generale avanzato a
Poznan in Polonia, da dove comanderà le operazioni lungo il fianco orientale
della Nato. Partecipano all’esercitazione le nuove Brigate di assistenza delle forze di sicurezza,
unità speciali dello US Army che addestrano e guidano in operazioni militari le
forze di paesi partner della Nato (come sono Ucraina e Georgia).
Anche se non si
sa quanto costerà la Defender-Europe 21, si sa che a pagare saremo, con denaro
pubblico, noi cittadini dei paesi partecipanti,
mentre scarseggiano le risorse per affrontare la crisi. La spesa militare italiana
è salita quest’anno a 27,5 miliardi di euro, ossia a 75 milioni di euro al
giorno. L’Italia ha però la soddisfazione di partecipare alla Defender-Europe 21 non solo con le
proprie forze armate, ma quale paese ospite. Avrà quindi l’onore, in
giugno, di ospitare l’esercitazione conclusiva del Comando Usa, con la partecipazione
del V Corpo dello US Army da Fort Knox.
Manlio Dinucci
(il manifesto, 30 marzo 2021)
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