COMUNICATO SUL CONVEGNO DEL 25 APRILE
25 APRILE DALLE 15:00 ORE GUARDA ONLINE
SLOVENŠČINA SVENSKA СРПСКИ РУССКИЙ TÜRKÇE
INTERVENTI
Tim
Anderson (Australia),
docente di economia politica
Giorgio Bianchi (Italia), fotogiornalista e filmmaker
Francesco Cappello (Italia), redattore di
Sovranitàpopolare.org
Franco Cardini (Italia), storico e
saggista
Giulietto Chiesa (Italia), giornalista, direttore di Pandora
TV
Michel
Chossudovsky (Canada),
direttore Global Research
Manlio Dinucci (Italia), giornalista,
analista geopolitico
Diego Fusaro (Italia), filosofo,
docente IASSP Milano
Guido Grossi (Italia), già dirigente
Banca Nazionale del Lavoro
Kate
Hudson
(Regno Unito), Segretaria Campagna per il Disarmo Nucleare
Diana Johnstone (Stati Uniti),
saggista
Peter
Koenig
(Svizzera), economista
Vladimir Kozin (Russia), principale
esperto del Centro di Studi Politico-Militari
Germana Leoni von Dohnanyi (Italia), scrittrice e giornalista.
John Shipton (Australia), padre di Julian Assange, giornalista e programmatore, fondatore di WikiLeaks
David Swanson (Stati Uniti), direttore di World Beyond War.
Ann
Wright (Stati
Uniti), già colonnello dell’Esercito e funzionaria del Dipartimento di
Stato
ORGANIZZAZIONE
Giuseppe Padovano, coordinatore CNGNN
Jean Toschi Marazzani Visconti, scrittrice e giornalista
Berenice Galli, vicepresidente Assciazione per un mondo senza guerre
Maya Nogradi, regista, attivista
CNGNN
Margherita Furlan, giornalista,
vice-direttrice Pandora TV
Jeff Hoffmann, giornalista Pandora TV
Il Comitato organizzatore del
Convegno Liberiamoci
dalla guerra,
in programma per il 25 aprile a Firenze (cinema teatro Odeon), si è
riunito martedì 10 Marzo per valutare lo stato delle cose immediatamente dopo
la decisione del Governo di mettere in quarantena l’intero paese fino al
prossimo 3 Aprile.
La tematica del Convegno, che si trova
in pieno e positivo sviluppo organizzativo e politico, è: “Uscire dal Sistema di Guerra,
per un’Italia neutrale” e si coniuga con l’ appoggio a Julian Assange,
per impedire la sua estradizione verso gli Stati Uniti. Vi parteciperanno
relatori nazionali e internazionali di grande prestigio.
Entrambe le motivazioni hanno una
eccezionale importanza. La prima coincide con “il più grande spiegamento di
forze USA in Europa dalla fine della Guerra Fredda” secondo le parole del
Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg. Iniziativa di per sé
provocatoria nei confronti tanto della Russia quanto dei popoli europei che
vogliono la pace, ma che ha assunto un ordine di grandezza superiore di
stoltezza in quanto si svolge mentre l’Italia e l’Europa devono fronteggiare
l’emergenza del Covid-19.
La seconda motivazione è dettata dalla
necessità di porre fine alla persecuzione di un “eroe del nostro tempo” qual è
Julian Assange. Colui che ha svelato al mondo la verità del potere USA e che
ora il Governo degli Stati Uniti intende punire, con un processo politico
intimidatorio nei confronti di tutti i giornalisti del mondo: processo illegale
a un cittadino straniero che ha svolto il suo lavoro nell’interesse della
democrazia mondiale.
Ebbene: noi comprendiamo la
eccezionalità della situazione in cui si trova tutta l’Italia e la necessità di
fermare il contagio e battere l’epidemia il più rapidamente possibile. Ma non
intendiamo rinunciare all’esercizio delle libertà democratiche che le misure
adottate dal governo obiettivamente comprimono.
La gravità dell’epidemia e del
momento politico italiano e mondiale richiede non la rinuncia ma la riaffermazione fermissima dei
diritti costituzionali di tutti i cittadini italiani. Il 25
Aprile è, in questo senso una data simbolica e, per la maggioranza,
indimenticabile.
Per questo motivo noi manteniamo
l’impegno, e intendiamo moltiplicarlo, perché il 25 Aprile si possa
invitare gli italiani — quelli che non vogliono restare “indifferenti” — a
dimostrare la loro volontà di pace e di giustizia.
Senza, dunque, minimamente contraddire
le difficili — seppure tardive — decisioni del Governo , noi continueremo a
lavorare per realizzare la manifestazione. Il 3 Aprile esamineremo di nuovo lo
stato delle cose, anche sulla base delle decisioni del Governo. E valuteremo in
quali forme agire affinché rimanga accesa, anche se simbolicamente nella sola
Firenze, o in altra sede da definire, la candela della democrazia e della
giustizia.
L’Italia sia portata
fuori dal sistema della guerra! Libertà per Julian Assange!
p. il Comitato
organizzatore Giuseppe
Padovano
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