L’arte della guerra
Nell’Europa del virus
arrivano i bombardieri USA da attacco nucleare
Manlio Dinucci
A causa del Coronavirus le American Airlines e altre
compagnie aeree statunitensi hanno cancellato molti voli per l’Europa. C’è però una «compagnia» Usa che, viceversa, li
ha aumentati: la US Air Force.
In questi giorni essa ha «dispiegato in Europa una task force di bombardieri stealth B-2 Spirit» . Lo annuncia da Stoccarda lo US European Command, il Comando Europeo degli
Stati Uniti. Esso è agli ordini di generale, attualmente Tod D. Wolters della US Air Force, che allo stesso tempo è a capo delle forze Nato quale Comandante
Supremo Alleato in Europa. Lo US European Command precisa che la task force, composta
da un numero imprecisato di bombardieri provenienti dalla base Whiteman in
Missouri, «è arrivata il 9 marzo a Lajes Field nelle Azzorre, in Portogallo».
Il bombardiere strategico B-2 Spirit, l’aereo più caro del mondo il cui costo supera i 2 miliardi di dollari, è il più avanzato aereo Usa da
attacco nucleare. Ciascun velivolo può trasportare 16 bombe termonucleari B-61 o
B-83, con una potenza massima complessiva equivalente a oltre 1.200 bombe di
Hiroshima. Per effetto della sua conformazione, del suo rivestimento e delle sue
contromisure elettroniche, il B-2 Spirit è difficilmente rilevabile dai radar (per
questo è detto «aereo invisibile»). Anche se è già stato usato in guerra, ad
esempio contro la Libia nel 2011, con bombe non-nucleari di grande potenza a guida
satellitare (ne può trasportare 80),
esso è progettato per penetrare
attraverso le difese nemiche ed effettuare un attacco nucleare di sorpresa.
Questi bombardieri, precisa lo US European Command, «opereranno
da varie installazioni militari nell’area di responsabilità del Comando Europeo
degli Stati Uniti». Tale area comprende l’intera regione europea e tutta la
Russia (inclusa la parte asiatica). Ciò
significa che i più avanzati bombardieri Usa da attacco nucleare opereranno, da
basi in Europa, a ridosso della Russia. Capovolgendo lo scenario, è come se i più avanzati bombardieri
russi da attacco nucleare operassero da basi a Cuba a ridosso degli Stati uniti.
È evidente lo scopo perseguito da Washington: accrescere
la tensione con la Russia usando l’Europa quale prima linea del confronto. Ciò
permette a Washington di rafforzare la sua leadership sugli alleati europei e
di orientare la politica estera e militare dell’Unione europea, nella quale 22
dei 27 membri appartengono alla Nato sotto comando Usa.
Tale strategia è facilitata dalla crisi provocata dal
Coronavirus. Oggi più che mai, in una Europa in gran parte paralizzata dal virus, gli Usa possono fare ciò che vogliono.
Lo conferma il fatto che essi vi trasferiscono i loro
più avanzati bombardieri da attacco nucleare con il consenso di tutti i governi e i parlamenti europei e della stessa
Unione europea, con il complice silenzio di tutti i grandi media europei.
Lo stesso silenzio calato sulla Defender Europe 20, il più grande spiegamento di forze Usa in Europa dalla fine della Guerra
Fredda, di cui i media hanno parlato solo quando lo US European Command ha comunicato
che, a causa del Coronavirus, ridurrà i soldati Usa partecipanti all’esercitazione
da 30.000 a un numero imprecisato, mantenendo comunque «i nostri obiettivi di più alta priorità».
Nel quadro di una vera e propria psy-op
(operazione psicologica militare) vari organi di «informazione», anche in
Italia, si sono subito scagliati contro «le bufale sull’esercitazione Defender Europe» (La Repubblica, 13 marzo) e, attraverso i social, si è diffusa la voce che l’esercitazione
è stata praticamente cancellata. Notizia tranquillizzante, rafforzata dall’assicurazione,
data dallo US European Command, che «nostra
principale preoccupazione è proteggere la salute delle nostre forze e quella dei
nostri alleati».
Appunto sostituendo in Europa un numero imprecisato di soldati Usa con un
numero imprecisato di bombardieri Usa da attacco nucleare, ciascuno con una
potenza distruttiva pari a oltre 1.200 bombe di Hiroshima.
il manifesto, 17 marzo 2020
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«DICHIARAZIONE DI FIRENZE»
Per la creazione di un fronte internazionale NATO EXIT in tutti i paesi europei della NATO.
Geografo e geopolitologo. Libri più recenti: Laboratorio di geografia, Zanichelli 2014 ; Diario di viaggio, Zanichelli 2017 ; L’arte della guerra / Annali della strategia Usa/Nato 1990-2016, Zambon 2016, Guerra Nucleare. Il Giorno Prima 2017; Diario di guerra Asterios Editores 2018, Premio internazionale per l'analisi geostrategica assegnato il 7 giugno 2019 dal Club dei giornalisti del Messico, A.C.
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