L’Arte della guerra
Trump ordina l’«assistenza» all’Italia
Il premier Conte
ha annunciato agli italiani, in diretta televisiva il 10 aprile, che l’Italia
non ha firmato alcun impegno per il Mes (1) ,
il fondo europeo «salva-Stati», e che il suo governo discuterà solo su «un Mes non condizionato», ossia che non imponga condizioni
lesive per gli interessi nazionali e la sovranità del paese. Giusta posizione.
Il premier non ha però annunciato agli italiani che in
quello stesso momento, il 10 aprile, il presidente Trump emetteva, su richiesta del Governo Conte, un «Memorandum
sulla fornitura di assistenza per il Covid-19 alla Repubblica Italiana»,(2) che
contiene di fatto pesanti condizionamenti per il nostro paese.
Trump annuncia
che «il
Governo dell’Italia ha richiesto l’assistenza degli Stati uniti». Quindi,
in base all’autorità conferitagli dalla Costituzione e dalle leggi, «ordina
quanto segue» per aiutare «uno
dei nostri più vecchi e stretti alleati».
Gli ordini, impartiti
ai segretari dei dipartimenti e delle agenzie degli Stati uniti, stabiliscono
due tipi di intervento.
Ø Il primo di carattere sanitario per aiutare l’Italia a combattere il
Covid-19, «dimostrando allo stesso tempo la leadership degli Stati uniti di
fronte alle campagne di disinformazione cinese e russa». Al segretario
della Difesa il presidente ordina di rendere disponibili, per l’assistenza,
«gli
oltre 30.000 militari e dipendenti statunitensi in Italia» con le loro «strutture».
Ø Il secondo e più consistente tipo di intervento è quello di «sostenere
la ripresa dell’economia italiana», che rischia di finire «in
una profonda recessione». Il presidente Trump ordina ai segretari del Tesoro e del Commercio, al
presidente della Banca di Export-Import,
all’amministratore dell’Agenzia Usa per lo sviluppo
internazionale,
al direttore della United States International
Development Finance Corporation (agenzia governativa che finanzia progetti di sviluppo privati) di
usare i loro strumenti per «sostenere le imprese italiane».
Ancora non si sa
quali strumenti verranno usati dagli Stati uniti per «sostenere la ripresa dell’economia
italiana», né quali saranno le condizioni a cui verranno concessi gli «aiuti». È
però chiaro il piano di Washington:
Ø sfruttare la crisi e le fratture nella Ue
per rafforzare l’influenza Usa in Italia, indebolendo allo stesso tempo i rapporti
dell’Italia con Cina e Russia.
Lo conferma l’autorevolezza
con cui è stato varato il piano di «assistenza alla Repubblica Italiana»:
Ø una serie di ordini presidenziali impartiti non solo ai segretari dei dipartimenti
sopracitati, ma al Segretario di Stato(3) e all’Assistente del Presidente per gli
Affari di sicurezza nazionale.(4)
Uno degli
obiettivi del piano rientra sicuramente in quella che il New York Times definisce «corsa
agli armamenti globale per un vaccino anti-coronavirus, che si sta svolgendo
fra Stati uniti, Cina ed Europa». (5) Il
primo che riuscirà a produrre il vaccino – scrive il NYT – «può avere la possibilità non solo di favorire la propria popolazione,
ma di avere il sopravvento nell’affrontare le ricadute economiche e
geostrategiche della crisi».
La compagnia
farmaceutica statunitense Johnson & Johnson (6) ha annunciato il 30 marzo
di aver selezionato un possibile vaccino contro il Covid-19, a cui sta
lavorando da gennaio assieme al Dipartimento della Sanità, con un investimento
congiunto di oltre un miliardo di dollari. La compagnia annuncia che, dopo i test clinici previsti per
settembre, la produzione del vaccino
potrebbe iniziare nei primi mesi del 2021 in «tempi sostanzialmente accelerati
rispetto a quelli usuali», raggiungendo rapidamente la capacità produttiva
di oltre un miliardo di dosi.
Manlio Dinucci
il manifesto, 14 aprile 2020
COMMUNIQUÉ ON THE CONFERENCE OF 25 APRIL
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«DICHIARAZIONE DI FIRENZE»
Per la creazione di un fronte internazionale NATO EXIT in tutti i paesi europei della NATO.
Geografo e geopolitologo. Libri più recenti: Laboratorio di geografia, Zanichelli 2014 ; Diario di viaggio, Zanichelli 2017 ; L’arte della guerra / Annali della strategia Usa/Nato 1990-2016, Zambon 2016, Guerra Nucleare. Il Giorno Prima 2017; Diario di guerra Asterios Editores 2018, Premio internazionale per l'analisi geostrategica assegnato il 7 giugno 2019 dal Club dei giornalisti del Messico, A.C.
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