GIULIETTO CHIESA

WWIII

 

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What part will your country play in World War III?

By Larry Romanoff

 

The true origins of the two World Wars have been deleted from all our history books and replaced with mythology. Neither War was started (or desired) by Germany, but both at the instigation of a group of European Zionist Jews with the stated intent of the total destruction of Germany. The documentation is overwhelming and the evidence undeniable. (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

 

That history is being repeated today in a mass grooming of the Western world’s people (especially Americans) in preparation for World War IIIwhich I believe is now imminent. It is evident that War Clouds are gathering. The signs are everywhere, with media coverage and open talk of war in many countries. The RAND Corporation have for years been preparing military scenarios for World War III, and NATO is reported to be currently doing so. Vast movements of NATO troops and equipment are either in preparation or process to surround Russia. The US is surrounding China with military bases including the world's largest in Guam. Both China and Russia are surrounded with nearly 400 US biological weapons labs. Iran is entirely vulnerable from the American military build-up in the Middle East.

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FREE JULIAN ASSANGE

Tuesday, May 25, 2021

 


L’Arte della guerra

Perché la Ue si schiera contro la Cina

Manlio Dinucci

 

Il Parlamento europeo ha congelato il 20 maggio la ratifica dell’Accordo Ue-Cina sugli investimenti, siglato in dicembre dalla Commissione europea dopo sette anni di trattative.  La risoluzione è stata approvata a schiacciante maggioranza con 599 voti favorevoli, 30 contrari e 58 astenuti. Essa viene formalmente motivata quale risposta alle sanzioni cinesi contro membri del Parlamento europeo, decise da Pechino dopo che suoi funzionari erano stati sottoposti a sanzioni con l’accusa, respinta dalla Cina, di violazione dei diritti umani in particolare degli Uighur. I legislatori Ue sostengono che, mentre le sanzioni cinesi sono illegali poiché violano il diritto internazionale, quelle europee sono legali poiché si basano sulla difesa dei diritti umani sancita dalle Nazioni Unite.

Qual è il vero motivo che si nasconde dietro il paravento della «difesa dei diritti umani in Cina»? La strategia, lanciata e guidata da Washington, per reclutare i paesi europei nella coalizione contro la Russia e la Cina. Leva fondamentale di tale operazione è il fatto che 21 dei 27 paesi dell’Unione europea sono membri della Nato sotto comando Usa. In prima fila contro la Cina, come contro la Russia, ci sono i paesi dell’Est allo stesso tempo membri della Nato e della Ue, i quali, essendo più legati a Washington che a Bruxelles, accrescono l’influenza statunitense sulla politica estera della Ue. Politica che segue sostanzialmente quella statunitense soprattutto tramite la Nato. Non tutti gli alleati sono però sullo stesso piano: Germania e Francia si accordano sottobanco con gli Stati uniti in base a reciproche convenienze, l’Italia invece ubbidisce tacendo a scapito dei suoi stessi interessi. Il segretario generale della Nato Stoltenberg può così dichiarare, al termine dell’incontro col presidente francese Macron il 21 maggio: «Sosterremo l'ordine internazionale basato sulle regole contro la spinta autoritaria di paesi come la Russia e la Cina».

La Cina, che finora la Nato metteva in secondo piano quale «minaccia» focalizzando la sua strategia contro la Russia, viene ora messa sullo stesso piano. Ciò avviene sulla scia di quanto stanno facendo a Washington. Qui la strategia contro la Cina sta per diventare legge. Al Senato degli Stati uniti è stato presentato il 15 aprile, su iniziativa bipartisan dal democratico Menendez e dal repubblicano Risch, il progetto di legge S.1169 sulla Competizione Strategica con la Cina. La motivazione della legge non lascia dubbi sul fatto che il confronto è a tutto campo: «La Repubblica Popolare Cinese sta facendo leva sul suo potere politico, diplomatico, economico, militare, tecnologico e ideologico per diventare un concorrente globale strategico, quasi alla pari, degli Stati Uniti. Le politiche perseguite sempre più dalla RPC in questi ambiti sono contrarie agli interessi e ai valori degli Stati Uniti, dei suoi partner e di gran parte del resto del mondo». Su tale base, la legge stabilisce misure politiche, economiche, tecnologiche, mediatiche, militari ed altre contro la Cina, miranti a colpirla e isolarla. Una vera e propria dichiarazione di guerra, non in senso figurato. L’ammiraglio Davidson, che è a capo del Comando Indo-Pacifico degli Stati uniti, ha richiesto al Congresso 27 miliardi di dollari per costruire attorno alla Cina una cortina di basi missilistiche e sistemi satellitari, compresa una costellazione di radar su piattaforme spaziali. Intanto aumenta la pressione militare Usa sulla Cina: unità lanciamissili della Settima Flotta incrociano nel Mar Cinese Meridionale, bombardieri strategici della US Air Force sono stati dislocati sull’isola di Guam nel Pacifico Occidente, mentre droni Triton della US Navy sono stati avvicinati alla Cina trasferendoli da Guam al Giappone. Sulla scia degli Stati uniti, anche la Nato estende la sua strategia all’Asia Orientale e al Pacifico dove – annuncia Stoltenberg – «abbiamo bisogno di rafforzarci militarmente insieme a stretti partner come Australia e Giappone». Il Parlamento europeo non ha dunque semplicemente compiuto un ulteriore passo nella «guerra delle sanzioni» contro la Cina. Ha compiuto un ulteriore passo per portare l’Europa in guerra.

Manlio Dinucci

Il manifesto, 25 maggio 2021

 


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Manifestações

2007 Speech

UKRAINE ON FIRE

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, na manhã do dia 24 de Fevereiro de 2022

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, Tradução em português




Presidente da Rússia, Vladimir Putin: Cidadãos da Rússia, Amigos,

Considero ser necessário falar hoje, de novo, sobre os trágicos acontecimentos em Donbass e sobre os aspectos mais importantes de garantir a segurança da Rússia.

Começarei com o que disse no meu discurso de 21 de Fevereiro de 2022. Falei sobre as nossas maiores responsabilidades e preocupações e sobre as ameaças fundamentais que os irresponsáveis políticos ocidentais criaram à Rússia de forma continuada, com rudeza e sem cerimónias, de ano para ano. Refiro-me à expansão da NATO para Leste, que está a aproximar cada vez mais as suas infraestruturas militares da fronteira russa.

É um facto que, durante os últimos 30 anos, temos tentado pacientemente chegar a um acordo com os principais países NATO, relativamente aos princípios de uma segurança igual e indivisível, na Europa. Em resposta às nossas propostas, enfrentámos invariavelmente, ou engano cínico e mentiras, ou tentativas de pressão e de chantagem, enquanto a aliança do Atlântico Norte continuou a expandir-se, apesar dos nossos protestos e preocupações. A sua máquina militar está em movimento e, como disse, aproxima-se da nossa fronteira.

Porque é que isto está a acontecer? De onde veio esta forma insolente de falar que atinge o máximo do seu excepcionalismo, infalibilidade e permissividade? Qual é a explicação para esta atitude de desprezo e desdém pelos nossos interesses e exigências absolutamente legítimas?

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ARRIVING IN CHINA

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Before the Presidential Address to the Federal Assembly.



The President of Russia delivered
the Address to the Federal Assembly. The ceremony took
place at the Manezh Central Exhibition Hall.


January
15, 2020


vp

President of Russia Vladimir Putin:

Address to the Nation

Address to the Nation.

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PT -- VLADIMIR PUTIN na Sessão plenária do Fórum Económico Oriental

Excertos da transcrição da sessão plenária do Fórum Económico Oriental

THE PUTIN INTERVIEWS


The Putin Interviews
by Oliver Stone (
FULL VIDEOS) EN/RU/SP/FR/IT/CH


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TRIBUTE TO A PRESIDENT


NA PRMEIRA PESSOA

Um auto retrato surpreendentemente sincero do Presidente da Rússia, Vladimir Putin

CONTEÚDO

Prefácio

Personagens Principais em 'Na Primeira Pessoa'

Parte Um: O Filho

Parte Dois: O Estudante

Parte Três: O Estudante Universitário

Parte Quatro: O Jovem especialista

Parte Cinco: O Espia

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