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What part will your country play in World War III?

By Larry Romanoff

The true origins of the two World Wars have been deleted from all our history books and replaced with mythology. Neither War was started (or desired) by Germany, but both at the instigation of a group of European Zionist Jews with the stated intent of the total destruction of Germany. The documentation is overwhelming and the evidence undeniable. (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

That history is being repeated today in a mass grooming of the Western world’s people (especially Americans) in preparation for World War IIIwhich I believe is now imminent

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Tuesday, June 29, 2021

IT --Manlio Dinucci -- L’Arte della guerra -- Vento di tempesta Atlantica nel Mar Nero

 

L’Arte della guerra

 Vento di tempesta Atlantica nel Mar Nero 

Manlio Dinucci


L'Ucraina e gli Stati Uniti ospitano l'esercitazione nel Mar Nero con la partecipazione e il sostegno di 32 paesi in totale: Albania, Australia, Brasile, Bulgaria, Canada, Danimarca, Egitto, Estonia, Francia, Georgia, Grecia, Israele, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Moldavia, Marocco, Norvegia, Pakistan, Polonia, Romania, Senegal, Spagna, Corea del Sud, Svezia, Tunisia, Turchia, Ucraina, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito.

 

È iniziata ieri la Sea Breeze, Brezza di mare, la grande manovra aeronavale ufficialmente «co-ospitata nel Mar Nero da Stati uniti e Ucraina». Gli Stati uniti, che la pianificano e comandano, fanno quindi da padroni di casa in questo mare a ridosso del territorio russo.  La Sea Breeze, che si svolge dal 28 giugno al 10 luglio, è diretta dalle Forze navali Usa/Africa, di cui fa parte la Sesta Flotta, con quartier generale a Napoli. Essa prevede esercitazioni di guerra navale, sottomarina, anfibia, terrestre e aerea. 

Da quando nel 1997 è iniziata questa serie di manovre annuali nel Mar Nero, l’edizione 2021 vede il maggior numero di partecipanti: 32 paesi da sei continenti, con 5.000 militari, 18 squadre di forze speciali, 32 navi e 40 aerei da guerra. Vi partecipano non solo paesi membri della Nato – Italia, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Grecia, Norvegia, Danimarca, Polonia, Bulgaria, Romania, Albania, le tre repubbliche baltiche, Turchia e Canada – ma paesi partner, anzitutto Ucraina, Georgia, Moldavia, Svezia e Israele. Tra gli altri che hanno inviato forze militari nel Mar Nero, vi sono l’Australia, il Giappone, la Corea del Sud e il Pakistan, gli Emirati Arabi Uniti, l’Egitto, la Tunisia, il Marocco e il Senegal, il Brasile. Il fatto che nel Mar Nero si schierino forze militari provenienti perfino dall’Australia e dal Brasile, per la grande manovra sotto comando Usa diretta contro la Russia, è in linea con quanto promesso da Joe Biden: «Come presidente farò immediatamente passi per rinnovare le alleanze degli Stati uniti, e far sì che l’America, ancora una volta, guidi il mondo». La manovra di guerra nel Mar Nero, la maggiore finora realizzata, dimostra che i passi del presidente Biden vanno nella direzione di una crescente escalation contro la Russia e allo stesso tempo contro la Cina.

La Sea Breeze 2021 è in realtà iniziata il 23 giugno, quando la nave da guerra britannica HMS Defender, in navigazione dall’Ucraina alla Georgia, è entrata nelle acque territoriali della Crimea. Un deliberato atto provocatorio rivendicato dal premier Boris Johnson, il quale ha dichiarato che la Gran Bretagna può nuovamente inviare sue navi di guerra in quelle acque, poiché non riconosce l’«annessione della Crimea ucraina da parte della Russia». Questa azione ostile, sicuramente concordata con gli Stati uniti, è stata attuata appena una settimana dopo il Summit Biden-Putin, definito dal presidente Usa «buono, positivo»; una settimana dopo che il presidente russo Putin aveva avvertito nella conferenza stampa a Ginevra: «Noi conduciamo le esercitazioni militari all’interno del nostro territorio, non portiamo i nostri equipaggiamenti e il nostro personale vicino ai confini degli Stati Uniti d’America, come invece stanno facendo ora vicino ai nostri confini gli Usa e i loro partner». Questa azione ostile è stata attuata dalla Gran Bretagna appena due settimane dopo la firma della Nuova Carta Atlantica con gli Stati uniti, nella quale si assicurano gli Alleati che potranno sempre contare sui «nostri deterrenti nucleari» e che «la Nato resterà una alleanza nucleare».

La deliberata violazione delle acque territoriali della Crimea rende ancora più pericolosa la manovra di guerra nel Mar Nero. Tale atto, se ripetuto, può avere come obiettivo quello di provocare una risposta militare russa, possibilmente con qualche morto o ferito, per accusare Mosca di aggressione. Non a caso nell’amministrazione Biden ricoprono importanti incarichi alcuni artefici del putsch di Piazza Maidan nel 2014, come Victoria Nuland, attuale sottosegretaria di stato per gli affari politici. Il putsch mise in moto la sequenza di eventi che, con la sanguinosa offensiva contro i russi di Ucraina, spinse gli abitanti della Crimea – territorio russo passato all’Ucraina in periodo sovietico nel 1954 – a decidere, con il 97% dei voti in un referendum popolare, la secessione da Kiev e la riannessione alla Russia. Questa è stata accusata dalla Nato e dalla Ue di aver annesso illegalmente la Crimea e sottoposta a sanzioni. Ora si vuole passare dal confronto politico a quello militare. Si gioca col fuoco, anche con quello nucleare.

Manlio Dinucci

Il manifesto, 29 giugno 2021



Su BYOBLU, Canale 262 del digitale terrestre

Il Venerdì alle 20:30

PANGEA  GRANDANGOLO

RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

https://www.youtube.com/watch?v=fy3KY4CfwU8

Grandangolo allarga il campo dell’informazione, segnalando e commentando articoli, comunicati stampa, reportage, documenti, dichiarazioni e interviste, che compaiono su media e fonti ufficiali internazionali, ma vengono ignorati o deformati dai media mainstream del nostro paese.

ORARI DI TRASMISSIONE

VEN   20.30

Repliche

SAB    9.00 – 16.00

DOM  11.00 – 17.30

LUN    8.00 – 19.30

MAR   12.00 – 22.30

MER   17.00

GIOV  18.00

 


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Manifestações

2007 Speech

UKRAINE ON FIRE

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, na manhã do dia 24 de Fevereiro de 2022

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, Tradução em português




Presidente da Rússia, Vladimir Putin: Cidadãos da Rússia, Amigos,

Considero ser necessário falar hoje, de novo, sobre os trágicos acontecimentos em Donbass e sobre os aspectos mais importantes de garantir a segurança da Rússia.

Começarei com o que disse no meu discurso de 21 de Fevereiro de 2022. Falei sobre as nossas maiores responsabilidades e preocupações e sobre as ameaças fundamentais que os irresponsáveis políticos ocidentais criaram à Rússia de forma continuada, com rudeza e sem cerimónias, de ano para ano. Refiro-me à expansão da NATO para Leste, que está a aproximar cada vez mais as suas infraestruturas militares da fronteira russa.

É um facto que, durante os últimos 30 anos, temos tentado pacientemente chegar a um acordo com os principais países NATO, relativamente aos princípios de uma segurança igual e indivisível, na Europa. Em resposta às nossas propostas, enfrentámos invariavelmente, ou engano cínico e mentiras, ou tentativas de pressão e de chantagem, enquanto a aliança do Atlântico Norte continuou a expandir-se, apesar dos nossos protestos e preocupações. A sua máquina militar está em movimento e, como disse, aproxima-se da nossa fronteira.

Porque é que isto está a acontecer? De onde veio esta forma insolente de falar que atinge o máximo do seu excepcionalismo, infalibilidade e permissividade? Qual é a explicação para esta atitude de desprezo e desdém pelos nossos interesses e exigências absolutamente legítimas?

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ARRIVING IN CHINA

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Before the Presidential Address to the Federal Assembly.



The President of Russia delivered
the Address to the Federal Assembly. The ceremony took
place at the Manezh Central Exhibition Hall.


January
15, 2020


vp

President of Russia Vladimir Putin:

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Address to the Nation.

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PT -- VLADIMIR PUTIN na Sessão plenária do Fórum Económico Oriental

Excertos da transcrição da sessão plenária do Fórum Económico Oriental

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The Putin Interviews
by Oliver Stone (
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TRIBUTE TO A PRESIDENT


NA PRMEIRA PESSOA

Um auto retrato surpreendentemente sincero do Presidente da Rússia, Vladimir Putin

CONTEÚDO

Prefácio

Personagens Principais em 'Na Primeira Pessoa'

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