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What part will your country play in World War III?

By Larry Romanoff

The true origins of the two World Wars have been deleted from all our history books and replaced with mythology. Neither War was started (or desired) by Germany, but both at the instigation of a group of European Zionist Jews with the stated intent of the total destruction of Germany. The documentation is overwhelming and the evidence undeniable. (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

That history is being repeated today in a mass grooming of the Western world’s people (especially Americans) in preparation for World War IIIwhich I believe is now imminent

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Monday, September 17, 2018

IT -- Manlio Dinucci -- L'arte della guerra -- LA NUOVA CORTINA DI FERRO

 

L’arte della guerra

 LA NUOVA CORTINA DI FERRO

Manlio Dinucci

La Lettonia sta costruendo una recinzione metallica di 90 km, alta 2,5 metri, lungo il confine con la Russia, che sarà ultimata entro l’anno. Sarà estesa nel 2019 su oltre 190 km di confine, con un costo previsto di 17 milioni di euro. Una analoga recinzione di 135 km viene costruita dalla Lituania al confine col territorio russo di Kaliningrad. L’Estonia ha annunciato la prossima costruzione di una recinzione, sempre al confine con la Russia, lunga 110 km e alta anch’essa 2,5 metri. Costo previsto oltre 70 milioni di euro, per i quali il governo estone chiederà un finanziamento Ue. Scopo di tali recinzioni, secondo le dichiarazioni governative, è «proteggere i confini esterni dell’Europa e della Nato». Esclusa la motivazione che essi debbano essere «protetti» da massicci flussi migratori provenienti dalla Russia, non resta che l’altra: i confini esterni della Ue e della Nato devono essere «protetti» dalla «minaccia russa».

Poiché la recinzione costruita dai paesi baltici lungo il confine con la Russia ha una efficacia militare praticamente nulla, il suo scopo è fondamentalmente ideologico: quello di simbolo fisico che, al di là della recinzione, c’è un pericoloso nemico che ci minaccia. Ciò rientra nella martellante psyop politico-mediatica per giustificare la escalation Usa/Nato in Europa contro la Russia. In tale quadro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato in Lettonia due volte, la prima in luglio in un giro di visite nei paesi baltici e in Georgia. Al pranzo ufficiale a Riga, il presidente della Repubblica italiana ha lodato la Lettonia per aver scelto la «integrazione all’interno della Nato e dell’Unione Europea» e aver deciso di «abbracciare un modello di società aperta, basata sul rispetto dello stato di diritto, sulla democrazia, sulla centralità dei diritti dell’uomo». Lo ha dichiarato al presidente lettone Raymond Vejonis, il quale aveva già approvato in aprile il disegno di legge che proibisce l’insegnamento del russo in Lettonia, un paese la cui popolazione è per quasi il 30% di etnia russa e il russo è usato quale lingua principale dal 40% degli abitanti. Una misura liberticida che, proibendo il bilinguismo riconosciuto dalla stessa Unione europea, discrimina ulteriormente la minoranza russa, accusata di essere «la quinta colonna di Mosca». 

Due mesi dopo, in settembre, il presidente Mattarella è tornato in Lettonia per partecipare a un vertice informale di Capi di Stato dell’Unione europea, in cui è stato trattato tra gli altri il tema degli attacchi informatici da parte di «Stati con atteggiamento ostile» (chiaro il riferimento alla Russia). Dopo il vertice, il Presidente della Repubblica si è recato alla base militare di daži, dove ha incontrato il contingente italiano inquadrato nel Gruppo di battaglia schierato dalla Nato in Lettonia nel quadro della «presenza avanzata potenziata» ai confini con la Russia. «La vostra presenza è un elemento che rassicura i nostri amici lettoni e degli altri paesi baltici», ha dichiarato il Presidente della Repubbica. Parole che sostanzialmente alimentano la psyop, suggerendo  l’esistenza di una minaccia per i paesi baltici e il resto dell’Europa proveniente dalla Russia.

Il 24 settembre arriverà in Lettonia anche Papa Francesco, in visita nei tre paesi baltici. Chissà se, ripetendo che si devono  «costruire ponti non muri», dirà qualcosa anche sulla nuova cortina di ferro che, dividendo la regione europea, prepara le menti alla guerra. Oppure se a Riga, deponendo fiori al «Monumento per la libertà», rivendicherà la libertà dei giovani lettoni russi di imparere e usare la propria lingua.   

il manifesto, 18 settembre 2018

NO WAR NO NATO

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Manifestações

2007 Speech

UKRAINE ON FIRE

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, na manhã do dia 24 de Fevereiro de 2022

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, Tradução em português




Presidente da Rússia, Vladimir Putin: Cidadãos da Rússia, Amigos,

Considero ser necessário falar hoje, de novo, sobre os trágicos acontecimentos em Donbass e sobre os aspectos mais importantes de garantir a segurança da Rússia.

Começarei com o que disse no meu discurso de 21 de Fevereiro de 2022. Falei sobre as nossas maiores responsabilidades e preocupações e sobre as ameaças fundamentais que os irresponsáveis políticos ocidentais criaram à Rússia de forma continuada, com rudeza e sem cerimónias, de ano para ano. Refiro-me à expansão da NATO para Leste, que está a aproximar cada vez mais as suas infraestruturas militares da fronteira russa.

É um facto que, durante os últimos 30 anos, temos tentado pacientemente chegar a um acordo com os principais países NATO, relativamente aos princípios de uma segurança igual e indivisível, na Europa. Em resposta às nossas propostas, enfrentámos invariavelmente, ou engano cínico e mentiras, ou tentativas de pressão e de chantagem, enquanto a aliança do Atlântico Norte continuou a expandir-se, apesar dos nossos protestos e preocupações. A sua máquina militar está em movimento e, como disse, aproxima-se da nossa fronteira.

Porque é que isto está a acontecer? De onde veio esta forma insolente de falar que atinge o máximo do seu excepcionalismo, infalibilidade e permissividade? Qual é a explicação para esta atitude de desprezo e desdém pelos nossos interesses e exigências absolutamente legítimas?

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ARRIVING IN CHINA

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APPEAL TO THE LEADERS OF THE NINE NUCLEAR WEAPONS' STATES

(China, France, India, Israel, North Korea, Pakistan, Russia, the United Kingdom and the United States)

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'When China Sneezes'

When China Sneezes: From the Coronavirus Lockdown to the Global Politico-Economic Crisis

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VP




Before the Presidential Address to the Federal Assembly.



The President of Russia delivered
the Address to the Federal Assembly. The ceremony took
place at the Manezh Central Exhibition Hall.


January
15, 2020


vp

President of Russia Vladimir Putin:

Address to the Nation

Address to the Nation.

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brics


Imagem

PT -- VLADIMIR PUTIN na Sessão plenária do Fórum Económico Oriental

Excertos da transcrição da sessão plenária do Fórum Económico Oriental

THE PUTIN INTERVIEWS


The Putin Interviews
by Oliver Stone (
FULL VIDEOS) EN/RU/SP/FR/IT/CH


http://tributetoapresident.blogspot.com/2018/07/the-putin-interviews-by-oliver-stone.html




TRIBUTE TO A PRESIDENT


NA PRMEIRA PESSOA

Um auto retrato surpreendentemente sincero do Presidente da Rússia, Vladimir Putin

CONTEÚDO

Prefácio

Personagens Principais em 'Na Primeira Pessoa'

Parte Um: O Filho

Parte Dois: O Estudante

Parte Três: O Estudante Universitário

Parte Quatro: O Jovem especialista

Parte Cinco: O Espia

Parte Seis: O Democrata

Parte Sete: O Burocrata

Parte Oito: O Homem de Família

Parte Nove: O Político

Apêndice: A Rússia na Viragem do Milénio


contaminação nos Açores



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convegno firenze 2019