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By Larry Romanoff

The true origins of the two World Wars have been deleted from all our history books and replaced with mythology. Neither War was started (or desired) by Germany, but both at the instigation of a group of European Zionist Jews with the stated intent of the total destruction of Germany. The documentation is overwhelming and the evidence undeniable. (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

That history is being repeated today in a mass grooming of the Western world’s people (especially Americans) in preparation for World War IIIwhich I believe is now imminent

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Monday, January 7, 2019

IT -- Manlio Dinucci -- L'arte della guerra -- Italia e Ue votano per i missili Usa in Europa

Resultado de imagem para pictures of the statue given by Russia of Saint George», at The United Nations
Scultura, quartier generale delle Nazioni Unite, New York
"Scultura raffigurante San Giorgio che uccide il drago, il drago
 è creato da frammenti di SS-20 sovietici e missili nucleari Pershing USA. 
"(ONU Photo / Milton Grant)



L’arte della guerra

Italia e Ue votano per i missili Usa in Europa

Manlio Dinucci

Presso il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, a New York,  c’è una scultura metallica intitolata «il Bene sconfigge il Male», raffigurante San Giorgio che trafigge un drago con la sua lancia. Fu donata dall’Urss nel 1990 per celebrare il Trattato INF stipulato con gli Usa nel 1987, che eliminava i missili nucleari a gittata corta e intermedia (tra 500 e 5500 km) con base a terra. Il corpo del drago è infatti realizzato, simbolicamente, con pezzi di missili balistici statunitensi Pershing II (prima schierati in Germania Occidentale) e SS-20 sovietici (prima schierati in Urss).

Ora però il drago nucleare, che nella scultura è raffigurato agonizzante, sta tornando in vita. Grazie anche all’Italia e agli altri paesi dell’Unione europea che, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, hanno votato contro  la risoluzione presentata dalla Russia sulla «Preservazione e osservanza del Trattato INF», respinta con 46 voti contro 43 e 78 astensioni.

L‘Unione europea – di cui 21 dei 27 membri fanno parte della NATO (come ne fa parte la Gran Bretagna in uscita dalla UE) – si è così totalmente uniformata alla posizione della NATO, che a sua volta si è totalmente uniformata a quella degli Stati uniti.

Prima l’amministrazione Obama, quindi l’amministrazione Trump hanno accusato la Russia, senza alcuna prova, di aver sperimentato un missile della categoria proibita e hanno annunciato l’intenzione di ritirarsi dal Trattato INF. Hanno contemporaneamente avviato un programma mirante a installare di nuovo in Europa contro la Russia missili nucleari, che sarebbero schierati anche nella regione Asia-Pacifico contro la Cina. Il rappresentante russo all’ONU ha avvertito che «ciò costituisce l’inizio di una corsa agli armamenti a tutti gli effetti». In altre parole ha avvertito che, se gli Usa installassero di nuovo in Europa missili nucleari puntati sulla Russia (come erano anche i cruise schierati a Comiso negli anni Ottanta), la Russia installerebbe di nuovo sul proprio territorio missili analoghi puntati su obiettivi in Europa (ma non in grado di raggiungere gli Stati uniti).

Ignorando tutto questo, il rappresentante Ue all’ONU ha accusato la Russia di minare il Trattato INF e ha annunciato il voto contrario di tutti i paesi dell’Unione perché «la risoluzione presentata dalla Russia devia dalla questione che si sta discutendo». Nella sostanza, quindi, l’Unione europea ha dato luce verde alla possibile installazione di nuovi missili nucleari Usa in Europa, Italia compresa.

Su una questione di tale importanza, il governo Conte, rinunciando come i precedenti a esercitare la sovranità nazionale, si è accodato alla UE che a sua volta si è accodata alla NATO sotto comando Usa. E dall’intero arco politico non si è levata una voce per richiedere che fosse il Parlamento a decidere come votare all’Onu. Né in Parlamento si leva alcuna voce per richiedere che l’Italia osservi il Trattato di non-proliferazione, imponendo agli Usa di rimuovere dal nostro territorio nazionale le bombe nucleari B61 e di non installarvi, a partire dalla prima metà del 2020, le nuove e ancora più pericolose B61-12. Viene così di nuovo violato il fondamentale principio costituzionale che «la sovranità appartiene al popolo». E poiché l’apparato politico-mediatico tiene gli italiani volutamente all’oscuro su tali questioni di vitale importanza, viene violato il diritto all’informazione, nel senso non solo di libertà di informare ma di diritto ad essere informati.

O si fa ora o domani non ci sarà tempo per decidere: un missile balistico a raggio intermedio, per raggiungere e distruggere l’obiettivo con la sua testata nucleare, impiega 6-11 minuti.   


il manifesto, 8 gennaio 2019

NO WAR NO NATO

Videos
https://www.pandoratv.it/category/opinioni/manlio-dinucci-opinioni/


Manlio Dinucci
Geografo e geopolitologo. Ultimi lavori pubblicati: Laboratorio di geografia, Zanichelli 2014 ; Diario di viaggio, Zanichelli 2017 ; L’arte della guerra / Annali della strategia Usa/Nato 1990-2016, Zambon 2016, Guerra Nucleare. Il Giorno Prima 2017; Diario di guerra Asterios Editores 2018.

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2007 Speech

UKRAINE ON FIRE

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, na manhã do dia 24 de Fevereiro de 2022

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, Tradução em português




Presidente da Rússia, Vladimir Putin: Cidadãos da Rússia, Amigos,

Considero ser necessário falar hoje, de novo, sobre os trágicos acontecimentos em Donbass e sobre os aspectos mais importantes de garantir a segurança da Rússia.

Começarei com o que disse no meu discurso de 21 de Fevereiro de 2022. Falei sobre as nossas maiores responsabilidades e preocupações e sobre as ameaças fundamentais que os irresponsáveis políticos ocidentais criaram à Rússia de forma continuada, com rudeza e sem cerimónias, de ano para ano. Refiro-me à expansão da NATO para Leste, que está a aproximar cada vez mais as suas infraestruturas militares da fronteira russa.

É um facto que, durante os últimos 30 anos, temos tentado pacientemente chegar a um acordo com os principais países NATO, relativamente aos princípios de uma segurança igual e indivisível, na Europa. Em resposta às nossas propostas, enfrentámos invariavelmente, ou engano cínico e mentiras, ou tentativas de pressão e de chantagem, enquanto a aliança do Atlântico Norte continuou a expandir-se, apesar dos nossos protestos e preocupações. A sua máquina militar está em movimento e, como disse, aproxima-se da nossa fronteira.

Porque é que isto está a acontecer? De onde veio esta forma insolente de falar que atinge o máximo do seu excepcionalismo, infalibilidade e permissividade? Qual é a explicação para esta atitude de desprezo e desdém pelos nossos interesses e exigências absolutamente legítimas?

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Before the Presidential Address to the Federal Assembly.



The President of Russia delivered
the Address to the Federal Assembly. The ceremony took
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January
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Address to the Nation.

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Um auto retrato surpreendentemente sincero do Presidente da Rússia, Vladimir Putin

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