GIULIETTO CHIESA

WWIII

 

CROATIAN  ENGLISH   ESPAÑOL  GREEK  NEDERLANDS  POLSKI  PORTUGUÊS EU   PORTUGUÊS BR  ROMANIAN  РУССКИЙ

What part will your country play in World War III?

By Larry Romanoff

 

The true origins of the two World Wars have been deleted from all our history books and replaced with mythology. Neither War was started (or desired) by Germany, but both at the instigation of a group of European Zionist Jews with the stated intent of the total destruction of Germany. The documentation is overwhelming and the evidence undeniable. (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

 

That history is being repeated today in a mass grooming of the Western world’s people (especially Americans) in preparation for World War IIIwhich I believe is now imminent. It is evident that War Clouds are gathering. The signs are everywhere, with media coverage and open talk of war in many countries. The RAND Corporation have for years been preparing military scenarios for World War III, and NATO is reported to be currently doing so. Vast movements of NATO troops and equipment are either in preparation or process to surround Russia. The US is surrounding China with military bases including the world's largest in Guam. Both China and Russia are surrounded with nearly 400 US biological weapons labs. Iran is entirely vulnerable from the American military build-up in the Middle East.

READ MORE

   

FREE JULIAN ASSANGE

Friday, March 1, 2019

A chi serve ora la nuova NATO araba? di Margherita Furlan


Resultado de imagem para PICTURES OF Margherita Furlan
di Margherita Furlan

1 marzo 2019



“L’Iran è la principale minaccia in Medio Oriente e affrontare la Repubblica islamica è la chiave per arrivare alla pace nell’intera regione”. Mentre il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, pronunciava queste parole in Polonia, nelle stesse ore, il 13 febbraio scorso, l’Iran veniva colpito da un attentato kamikaze: 42 i pasdaran morti nella provincia sud-orientale del Sistan e Balucistan. La rivendicazione è arrivata dal gruppo jihadista sunnita Jaish al-Adl che ha deciso di colpire mentre il paese celebrava il 40esimo dalla Rivoluzione islamica. Nel silenzio quasi totale dei media nostrani. “Non è una coincidenza che l’Iran venga colpito dal terrore nel giorno in cui inizia il circo di Varsavia - ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif - soprattutto quando sostenitori degli stessi terroristi applaudono dalle strade di Varsavia.” A Zarif non dev’essere sfuggita la presenza dell’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, alle proteste dei Mojahedin-e Khalq lungo le vie della capitale polacca, mentre si svolgeva la "Conferenza per la stabilizzazione del Medio Oriente”, voluta e organizzata dagli Stati Uniti. Scopo dichiarato: creare un fronte unito contro l’Iran. Presenti il vice presidente americano Mike Pence, il segretario di Stato, Mike Pompeo, e il consigliere per i temi mediorientali, oltre che genero, dell'inquilino della Casa Bianca, Jared Kushner. A Varsavia c’era anche, in qualità di ministro della Difesa e degli Esteri ad interim, il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Al summit, che ha riunito più di 50 Paesi, hanno assistito delegazioni guidate da ministri di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrein, Marocco, Oman, Yemen, Giordania. Mentre Egitto e Tunisia hanno inviato dei viceministri. Facendo il conto degli assenti, Teheran può contare sul sostegno o la neutralità di Algeria, Libia, Sudan, Libano, Siria, Iraq, Kuwait, Qatar, oltre che su quello della Turchia, potenza sunnita non araba. In concomitanza con il vertice polacco, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si trovava a Sochi con i suoi omologhi di Iran e Russia, Hassan Rohani e Vladimir Putin, lì riuniti per un nuovo incontro del terzetto di Astana sulla Siria. D’altronde, dopo la sconfitta di Daesh in Siria, Stati Uniti e Israele non si rassegnano all’influenza della mezzaluna rossa sciita e della Russia, che ora si espande dal cuore della Mesopotamia al Mediterraneo. Non sarà allora che il vertice di Varsavia era diretto non solo contro l’Iran ma anche contro la Russia di Putin e contro la Cina?



Andiamo con ordine e ritorniamo per un istante a Varsavia. Non è un caso che gli Stati Uniti abbiano scelto una  location così a nord e al tempo stesso così a est per parlare di Medio Oriente. Washington infatti ha promesso a Varsavia di aumentare il numero delle truppe di ”Fort Trump” contro l’annunciato (in realtà solo dalla potente forza comunicativa della NATO) pericolo d’invasione russa. A una condizione: che il governo polacco annulli i contratti già siglati con la cinese Huawei per lo sviluppo della rete 5G. Washington sa bene che chi vince la guerra delle comunicazioni si prende il mondo. Così a Varsavia, mentre soddisfa i desideri belligeranti di Bibi, rafforza la NATO ai confini con la Russia, oramai accerchiata, protegge la sua oramai caduca egemonia dal celeste impero che avanza, e divide, ancora una volta, l’Europa. L’est asiatico è ora la minaccia numero uno per Washington ma gli investimenti che gravitano attorno alla nuova Via della Seta fanno gola a Bruxelles che, in piena crisi economica, oltre che istituzionale, non è neppure disposta a interrompere gli scambi commerciali con l’Iran. Significativa è stata l'assenza a Varsavia dell'Alto Rappresentante per la Politica Estera dell'Ue, Federica Mogherini, che sta lavorando a un nuovo meccanismo finanziario che aggiri le sanzioni USA contro Teheran. L’Italia, invece, pur esentata dalle sanzioni USA, ha già congelato gli acquisti di petrolio iraniano (forse spera ancora nei pozzi petroliferi della Libia?), e ha supinamente e immediatamente risposto all’appello degli USA inviando a Varsavia il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Tra i paesi europei, oltre all'Italia, era presente con il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, solo la Gran Bretagna, tra l’altro in odore di “hard Brexit”. Altri paesi europei hanno deciso di esserci ma con delegazioni di più basso profilo. D’altronde, gli stessi servizi segreti militari israeliani - fa notare il Washington Post che così mette in evidenza anche un ulteriore divario di approccio all’interno dell’establishement americano - rivelano proprio il 13 febbraio che l’Iran “non ha violato l’accordo sul nucleare”, confermando quanto dichiarato dall’intelligence americana alcuni giorni prima.







Parrebbe quindi che questa volta gli efficientissimi servizi d’intelligence israeliani abbiano ritardato a fornire l’informazione a Netanyahu che d’impulso ha twittato: “Ciò che è importante in questo incontro – e non è segreto, perché ce ne sono molti – è che questo è un incontro aperto con i rappresentanti dei principali paesi arabi, che stanno sedendo insieme a Israele per far avanzare l’interesse comune: la guerra all’Iran.” Ma poi qualcuno è intervenuto a calmierare la spasmodica frenesia di Bibi e il tweet, con la stessa velocità con cui era stato pubblicato, è sparito negli oscuri sotterranei del world wide web. Il premier israeliano nel suo intervento a Varsavia si è così limitato a parlare della necessità di “combattere l’Iran”, incassando, tra l’altro, la prossima apertura di relazioni diplomatiche da parte di diversi paesi arabi, tra cui Yemen, Oman, Bahrein. Il piano Tcefoah di Jared Kushner, atteso da due anni, è passato quasi inosservato: la questione palestinese, un tempo divisiva, è diventata quasi irrilevante.



Da Varsavia, nota un tempo per l’alleanza militare tra gli ex paesi del Blocco sovietico, ora parrebbero muoversi i primi passi della nuova NATO araba in chiave anti Iran. Il piano, conosciuto come l’Alleanza Strategica del Medio Oriente (MESA) punterebbe sui pesi massimi del Golfo, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. La creazione di uno scudo regionale di difesa antimissile, che gli Stati Uniti e i paesi del Golfo hanno discusso per anni senza risultati, sarebbe ora un obiettivo raggiungibile. A guidare il piano ci pensa Israele. Cosa possiamo attenderci? Il peggio.

Margherita Furlan is an independent journalist, co founder of pandoratv.it. Focused on exposing the lies and propaganda in mainstream media news, she deals in particular with the Middle East and NATO. For more information and media inquiries please go to http://margheritafurlan.com


No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.

Manifestações

2007 Speech

UKRAINE ON FIRE

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, na manhã do dia 24 de Fevereiro de 2022

Discurso do Presidente da Rússia, Vladimir Putin, Tradução em português




Presidente da Rússia, Vladimir Putin: Cidadãos da Rússia, Amigos,

Considero ser necessário falar hoje, de novo, sobre os trágicos acontecimentos em Donbass e sobre os aspectos mais importantes de garantir a segurança da Rússia.

Começarei com o que disse no meu discurso de 21 de Fevereiro de 2022. Falei sobre as nossas maiores responsabilidades e preocupações e sobre as ameaças fundamentais que os irresponsáveis políticos ocidentais criaram à Rússia de forma continuada, com rudeza e sem cerimónias, de ano para ano. Refiro-me à expansão da NATO para Leste, que está a aproximar cada vez mais as suas infraestruturas militares da fronteira russa.

É um facto que, durante os últimos 30 anos, temos tentado pacientemente chegar a um acordo com os principais países NATO, relativamente aos princípios de uma segurança igual e indivisível, na Europa. Em resposta às nossas propostas, enfrentámos invariavelmente, ou engano cínico e mentiras, ou tentativas de pressão e de chantagem, enquanto a aliança do Atlântico Norte continuou a expandir-se, apesar dos nossos protestos e preocupações. A sua máquina militar está em movimento e, como disse, aproxima-se da nossa fronteira.

Porque é que isto está a acontecer? De onde veio esta forma insolente de falar que atinge o máximo do seu excepcionalismo, infalibilidade e permissividade? Qual é a explicação para esta atitude de desprezo e desdém pelos nossos interesses e exigências absolutamente legítimas?

Read more

ARRIVING IN CHINA

Ver a imagem de origem

APPEAL


APPEAL TO THE LEADERS OF THE NINE NUCLEAR WEAPONS' STATES

(China, France, India, Israel, North Korea, Pakistan, Russia, the United Kingdom and the United States)

中文 DEUTSCH ENGLISH FRANÇAIS ITALIAN PORTUGUESE RUSSIAN SPANISH ROMÂNA

manlio + maria

MOON OF SHANGHAI site

LR on CORONAVIRUS

LARRY ROMANOFF on CORONAVIRUS

Read more at Moon of Shanghai

World Intellectual Property Day (or Happy Birthday WIPO) - Spruson ...


Moon of Shanghai

L Romanoff

Larry Romanoff,

contributing author

to Cynthia McKinney's new COVID-19 anthology

'When China Sneezes'

When China Sneezes: From the Coronavirus Lockdown to the Global Politico-Economic Crisis

manlio

James Bacque

BYOBLU

irmãos de armas


Subtitled in PT, RO, SP

Click upon CC and choose your language.


manlio

VP




Before the Presidential Address to the Federal Assembly.



The President of Russia delivered
the Address to the Federal Assembly. The ceremony took
place at the Manezh Central Exhibition Hall.


January
15, 2020


vp

President of Russia Vladimir Putin:

Address to the Nation

Address to the Nation.

READ HERE


brics


Imagem

PT -- VLADIMIR PUTIN na Sessão plenária do Fórum Económico Oriental

Excertos da transcrição da sessão plenária do Fórum Económico Oriental

THE PUTIN INTERVIEWS


The Putin Interviews
by Oliver Stone (
FULL VIDEOS) EN/RU/SP/FR/IT/CH


http://tributetoapresident.blogspot.com/2018/07/the-putin-interviews-by-oliver-stone.html




TRIBUTE TO A PRESIDENT


NA PRMEIRA PESSOA

Um auto retrato surpreendentemente sincero do Presidente da Rússia, Vladimir Putin

CONTEÚDO

Prefácio

Personagens Principais em 'Na Primeira Pessoa'

Parte Um: O Filho

Parte Dois: O Estudante

Parte Três: O Estudante Universitário

Parte Quatro: O Jovem especialista

Parte Cinco: O Espia

Parte Seis: O Democrata

Parte Sete: O Burocrata

Parte Oito: O Homem de Família

Parte Nove: O Político

Apêndice: A Rússia na Viragem do Milénio


contaminação nos Açores



Subtitled in EN/PT

Click upon the small wheel at the right side of the video and choose your language.


convegno firenze 2019